giovedì 26 giugno 2008

LA SALUTE .... AL SECONDO POSTO!


L'importanza delle guardie mediche nei paesi è stata sempre altissima, perchè la loro presenza ha permesso di salvare diverse vite umane e ha dato il conforto dell'assistenza medica a centinaia di migliaia di cittadini, rendendo un servizio qualificato e di grande valore sociale.

Grazie alla gestione scriteriata della sanità da parte dei governi di centro destra, la Sicilia oggi paga un prezzo altissimo, attraverso la chiusura o la riduzione della funzionalità delle guardie mediche. Questo è un fatto gravissimo che pesa esclusivamente sulla testa dei cittadini, sulla qualità della vita dei siciliani e anche dei pozzallesi, che devono subire le conseguenze delle scelte clientelari e suicide di Cuffaro e Lombardo. E' una vergogna che da italiani non possiamo accettare, poichè la nostra salute non può essere un affare per una casta di pochi fortunati amici degli amici, ma un bene supremo di tutti. Per tanto invito le forze politiche di centro sinistra ad attivarsi seriamente per risolvere il problema e mettere in atto delle azioni concrete al fine di ristabilire la posizione adeguata della salute nella scala delle priorità di questo paese. Ma mi voglio rivolgere pure alla gente comune, alle associazioni, ai sodalizi, a quanti in generale operano nella collettività, affinchè non tacciano di fronte ad un sopruso perpretato dai nostri amministratori nei confronti di tutti, perchè è bene sottolineare, che dalla chiusura o dalla limitazione delle guardie mediche e da tutti i disservizi sanitari in genere, vengono penalizzati tutti, cittadini di destra e di sinistra. Il disastro economico, per altro provocato dagli stessi governi di centro destra, non può trovare soluzione nel taglio dei servizi ai siciliani e a questi ultimi mi verrebbe da dire: la prossima volta pensateci bene prima di mandare a Palermo certi soggetti!
Alessandro Maiolino
Sinistra Democratica

giovedì 12 giugno 2008

FERMATE QUESTA GUERRA.





Altri 10 operai sono morti. Mi sarei aspettato, almeno questa volta, dei fatti concreti da parte dei politici, sindacati, per fermare queste stragi sul lavoro, invece, le solite parole di circostanza
Nella sola giornata di mercoledì sono morti sul lavoro dieci operai.Si, avete letto bene, 10 operai.Leggendo le varie agenzie di stampa, mi sarei aspettato, almeno questa volta, dei fatti concreti da parte dei politici, sindacati, per fermare queste stragi sul lavoro, invece, le solite parole di circostanza.Neanche questa volta i sindacati confederali proclameranno uno sciopero generale di 8 ore con manifestazione nazionale a Roma, per dare un segnale forte e dire BASTA a queste stragi sul lavoro, anzi domani si siederanno ad un tavolo con il Ministro del Lavoro Sacconi, con le imprese, per trovare una soluzione alle morti sul lavoro.
Bisogna ricordarlo, perchè queste cose io non posso dimenticarle, che il Ministro del Lavoro Sacconi, fino a domenica 8 giugno, andava dicendo (davanti a giovani imprenditori a Santa Margherita Ligure), che bisogna modificare il testo unico per la sicurezza sul lavoro, "perché la sicurezza non può essere sostenuta da odiosi incrementi di adempimenti formali e da sanzioni sproporzionate".Voglio proprio vedere se lo ripeterà anche domani, dopo i 10 operai morti nella giornata di oggi.
La verità, anche a costo di ripeterlo fino allo spasimo, è che in Italia manca la cultura della sicurezza sul lavoro, sia nei lavoratori, che nei datori di lavoro, ma soprattutto mancano i controlli, perchè il personale ispettivo della Asl (tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro) è ridotto all'osso (circa 2 mila ispettori), con circa 5 milioni di aziende da controllare.
Bisogna smetterla di fare le parole, e fare una cosa subito, fin da oggi:Un decreto che sblocchi l'assunzione dei tecnici della prevenzione dell'Asl, che includa la sicurezza sul lavoro come materia d'insegnamento fin dal prossimo anno scolastico (partendo dalle scuole elementari), il carcere per gli imprenditori che sono responsabili di infortuni gravi o mortali.Non voglio più leggere di sentenze come quella, che per la morte di un operaio di 23 anni (Andrea Gagliardoni, figlio di una mia amica, morto con il cranio schiacciato in una pressa tampografica), i due imputati, amministratore delegato dell'Asoplast, e quello della ditta costruttrice della pressa, sono stati condannati a 8 mesi con la condizionale, con sospensione della pena.E' una vergogna!!!

*Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

-------------------------------------------------------------------------------------------------


Mi sento solo di dire che è il momento di smetterla di giocare con la vita delle persone, è il tempo di emanare leggi e farle rispettare, perchè a casa non ci siano più madri e figli che attendono chi non tornerà più.