giovedì 12 giugno 2008

FERMATE QUESTA GUERRA.





Altri 10 operai sono morti. Mi sarei aspettato, almeno questa volta, dei fatti concreti da parte dei politici, sindacati, per fermare queste stragi sul lavoro, invece, le solite parole di circostanza
Nella sola giornata di mercoledì sono morti sul lavoro dieci operai.Si, avete letto bene, 10 operai.Leggendo le varie agenzie di stampa, mi sarei aspettato, almeno questa volta, dei fatti concreti da parte dei politici, sindacati, per fermare queste stragi sul lavoro, invece, le solite parole di circostanza.Neanche questa volta i sindacati confederali proclameranno uno sciopero generale di 8 ore con manifestazione nazionale a Roma, per dare un segnale forte e dire BASTA a queste stragi sul lavoro, anzi domani si siederanno ad un tavolo con il Ministro del Lavoro Sacconi, con le imprese, per trovare una soluzione alle morti sul lavoro.
Bisogna ricordarlo, perchè queste cose io non posso dimenticarle, che il Ministro del Lavoro Sacconi, fino a domenica 8 giugno, andava dicendo (davanti a giovani imprenditori a Santa Margherita Ligure), che bisogna modificare il testo unico per la sicurezza sul lavoro, "perché la sicurezza non può essere sostenuta da odiosi incrementi di adempimenti formali e da sanzioni sproporzionate".Voglio proprio vedere se lo ripeterà anche domani, dopo i 10 operai morti nella giornata di oggi.
La verità, anche a costo di ripeterlo fino allo spasimo, è che in Italia manca la cultura della sicurezza sul lavoro, sia nei lavoratori, che nei datori di lavoro, ma soprattutto mancano i controlli, perchè il personale ispettivo della Asl (tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro) è ridotto all'osso (circa 2 mila ispettori), con circa 5 milioni di aziende da controllare.
Bisogna smetterla di fare le parole, e fare una cosa subito, fin da oggi:Un decreto che sblocchi l'assunzione dei tecnici della prevenzione dell'Asl, che includa la sicurezza sul lavoro come materia d'insegnamento fin dal prossimo anno scolastico (partendo dalle scuole elementari), il carcere per gli imprenditori che sono responsabili di infortuni gravi o mortali.Non voglio più leggere di sentenze come quella, che per la morte di un operaio di 23 anni (Andrea Gagliardoni, figlio di una mia amica, morto con il cranio schiacciato in una pressa tampografica), i due imputati, amministratore delegato dell'Asoplast, e quello della ditta costruttrice della pressa, sono stati condannati a 8 mesi con la condizionale, con sospensione della pena.E' una vergogna!!!

*Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

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Mi sento solo di dire che è il momento di smetterla di giocare con la vita delle persone, è il tempo di emanare leggi e farle rispettare, perchè a casa non ci siano più madri e figli che attendono chi non tornerà più.

4 commenti:

zen ha detto...

quando si va in una azienda negli Stati Uniti, prima di discutere ,la persona che vi riceve vi detta le regole di sicurezza ,applicabili anche negli uffici ,in caso d'incendio.
Tutte le piu grandi aziende nel mondo sono valutate in funzione dei risultati anche di sicurezza.
In Italia anche se gli ispettori per il controllo triplicano, il 90 percento si farà comprare ,e addio sicurezza.
La sicurezza di un cantiere sarà in funzione dell'uomo che ne ha le rosponsabilità (a condizione ceh tutti i dipendenti siano stati preparati al rispetto della sicurezza.
Bisogna riconoscere che un po tutti fuori del lavoro, giuochiamo con la sicurezza ,ma un'azienda non puo giuocare.
Come detto da Irlandese ,se le sanzioni dure non vengono applicate di morti ne vedremo ancora a centinaia.
Soggetto interessante
Stammi bene

Alessandro Maiolino ha detto...

Ricevo e inoltro con piacere.

Domenica 15 Giugno 2008 alle ore 18.00 presso la Bottega Solidale e il Caffè Letterario "Rino Giuffrida" l'omonimo coordinamento delle associazioni culturali ha il piacere di presentare il libro "Morte a Ragusa" di Carlo Ruta. Il libro sarà presentato dallo stesso autore che illustrerà come anche in provincia di Ragusa ci sono loschi affari troppo spesto nascosti ai nostri occhi.Allo stesso orario il Coordinamento "Rino Giuffirda" propone l'iniziativa RICORCOLIAMO promossa dall'associazione Arci Il Clandestino. Tale iniziativa vuole promuovere lo scambio di oggettistica e abbigliamento a costo zero; non è un baratto...vieni con qualcosa scegli se c'è qualcosa che ti piace e lo porti via! Non viene dunque dato un valore alle cose...c'è solo da portare e scegliere! Vi aspettiamo in tanti...
Domenica 15 Giugno 2008 ore 18:00
Caffè Letterario Rino Giuffrida Piazza Cesare Battisti
Presentazione del libro "Morte a Ragusa" di Carlo Ruta
RICIRCOLIAMO -scambio di oggettistica e abbigliamento-

Roberto Meloni



Ps Chiedo a voi tutti di inoltrare questa mail....grazie!

Alessandro Maiolino ha detto...

RICEVO E INOLTRO

Comunicato stampa

Libertà sul web. Sentenza oscurantista in Italia.

Condannato penalmente da un tribunale della Repubblica lo storico Carlo Ruta per il reato di “stampa clandestina”, reo di aver curato il sito di documentazione storica e sociale “accadeinsicilia”, già oscurato d’autorità. E' avvenuto un fatto gravissimo, che potrà avere effetti devastanti per la libertà di espressione sul web in Italia. Carlo Ruta è stato condannato a una pena pecuniaria, per “stampa clandestina”, solo per aver gestito un sito di documentazione storica e sociale, in sostanza un normalissimo blog, di cui peraltro era stata comprovata, dalla polizia postale di Catania, cui era stato conferito l’incarico degli accertamenti, la non periodicità regolare. L’incredibile sentenza penale è stata emessa dal giudice Patricia Di Marco, presso il tribunale di Modica, dietro denuncia presentata dal magistrato Agostino Fera, noto alle cronache per le censure di cui è stato fatto oggetto da diversi parlamentari della Repubblica, da Giuseppe Di Lello al presidente dell’Antimafia Francesco Forgione, in relazione alla gestione dell’inchiesta giudiziaria sul caso del giornalista Spampinato. Una sentenza del genere, che reca riscontri soltanto in Cina e in qualche nazione a regime dittatoriale, per le leggi che vigono nel nostro paese è un'assurdità. Costituisce un attacco frontale al mondo del web, alla democrazia, ai diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. E’ quindi importante che le realtà delle reti, le sedi dell’informazione, le espressioni del paese civile rispondano con la massima determinazione.

Giovanna Corradini

Per contatti, informazioni, testimonianze:
carlo.ruta@tin.it
giocorradini@virgilio.it
www.leinchieste.com
cell. 347-4862409tel. 0932-780109

Alessandro Maiolino ha detto...

Ricevo e inoltro

Comunicato stampa

Attacco giudiziario alla libertà sul web. Conferenza stampa di Carlo Ruta a Ragusa. La risposta dal mondo del web italiano e della comunicazione in generale alla condanna penale per stampa clandestina emessa dal giudice Patricia Di Marco presso il tribunale di Modica va facendosi sempre più estesa, forte, corale. La protesta dilaga a tutti i livelli, nella consapevolezza che la libertà di espressione sulle reti, e non solo sulle reti, nel nostro paese è fortemente in pericolo. Sono state annunciate altresì interrogazioni parlamentari, a testimoniare che l’emergenza è avvertita da tutte le sedi della società civile. Per quanto ci riguarda, al fine di dare conto delle iniziative che si vanno organizzando, si sta cercando di allestire un blog, che dovrebbe andare on-line fra pochi giorni. Intanto, sulle situazioni che hanno fatto da sfondo all'incredibile sentenza, e sulla situazione che si sta determinando nel paese, è indetta una conferenza stampa di Carlo Ruta per mercoledì 18 giugno a Ragusa, alle ore 17, presso la sede provvisoria del Movimento Grilli Ragusani, in via Siracusa n. 15 piano terra.

Per informazioni e contatti:
giocorradini@virgilio.it
carlo.ruta@tin.it
cell. 347-4862409
tel. 0932-780109
www.leinchieste.com