domenica 20 luglio 2008

IO NON MI SENTO ITALIANO


Così cantava Giorgio Gaber, in uno dei suoi ultimi successi prima di morire. E' un po' la frase giusta per chi sta vivendo questa fase della politica italiana e stenta a credere all'abominio dell'ennesimo governo Berlusconi. Ma è anche la frase giusta per noi siciliani, che potremmo benissimo adattarla alla nostra sicilianità: Lombardo presidente della Regione! Certo, qualcuno potrebbe dire che la maggior parte degli italiani non la pensa così, viste le scelte elettorali, ma io inviterei tutti a fare una piccola riflessione: di cosa dovremmo vantarci? Forse dell'ennesima legge "Salva Premier"? Oppure del razzismo tipico del "ventennio" che ha riempito l'aula del parlamento con la legge sugli immigrati? Oppure degli scandali della sanità scoppiati in Abruzzo? Dei tagli alla scuola, alle forze dell'ordine, ecc. ecc.? Insomma, qual è un buon motivo per sentirci italiani di fronte a tutto questo? La politica è veramente scesa in basso, forse più in basso dei tempi di Tangentopoli; criticano le manifestazioni come quelle di piazza Navona, ma vi rendete conto che ci sono voluti dei comici per dire come stanno, in parte, le cose, senza paura? La sinistra dov'è stata in questi anni? Ha avuto pensiero solo a cercare metodi innovativi per uniformarsi a quello che già esiste: il potere.Ora, da democratici è forse più facile dire le cose come stanno? No, non lo è, perchè siamo fatti tutti della stessa pasta e dire "cattivo" all'avversario non è più possibile, perchè prima bisogna assicurarsi di aver ben coperte le spalle e di non avere scheletri nel cassetto. La Sinistra "radicale" si è confinata a fare convegni e dibattiti per continuare a dividersi, a fare "gli alternativi" ad ogni costo, sulle spalle dei diritti dei lavoratori e delle fasce più basse, sentendosi detentori della gnosi, dimenticando quello che è stato il suo valore negli anni, anch'essa uniformatasi all'antiberlusconismo e conpartecipando alla spartizione della torta.Vediamo numerose associazioni che cercano di portare frutti, di colmare il deficit di "impegno" che ha la politica italiana, ma purtroppo se l'impegno non viene dalle stanze del potere, tutto si ridimensiona a mera testimonianza. Sento parlare dei giovani, quale risorsa per il futuro, come promotori di un nuovo domani: ma quali sono questi pionieri del cambiamento, quelli che hanno votato in massa per gli stessi uomini politici di sempre di destra e di sinistra?NO, cari amici, smettiamola di prenderci in giro, cerchiamo dentro di noi la forza per essere italiani, da Bolzano a Portopalo, troviamo il coraggio di dare un colpo di spugna vero, reale, netto e definitivo ad una classe politica arroccata al potere, che non ha mai pensato al bene dell'Italia, che riempie i salotti televisivi e pensa all'audience, ai finanziamenti dei loro partiti e ai loro finanziatori. Scendiamo in piazza, o meglio, restiamo in casa e smettiamo di alimentare questo sistema, diamo fiducia a chi è bravo e competente davvero, e se questo non fosse possibile perchè non c'è spazio per le candidature alternative, allora non votiamo, presentiamoci al seggio e dichiariamo di non voler esprimere il nostro voto perchè non ci sentiamo rappresentati da nessuno dei candidati.Ognuno di noi, col cuore in mano, deve sentirsi padrone del proprio futuro, deve smettere di abbassare la testa. Apriamo gli occhi, leggiamo fra le righe, alimentiamo la curiosità per la conoscenza, scardiniamo le fondamenta di questo regime, perchè di regime si tratta: chiudere un blog perchè vi scrivono persone che pensano e non hanno paura di comunicare la loro verità è uno dei sintomi di questo regime in cui viviamo.Non ci rendiamo conto che il nostro comportamento è la linfa vitale di tutto il marcio che ci circonda, siamo felici di scannarci fra di noi, faziosi e irriverenti nei confronti di chi sta dall'altra sponda, magari spettegolando con i nostri soliti "anonimi", perchè questo siamo, anonime pedine di un gioco fatto per altri, per i più forti, che ci propinano soluzioni false per veri problemi e noi, come semplici pesci, abbocchiamo.Nella nostra città, i problemi sui quali ci soffermiamo a blaterare sono le striscie gialle o le striscie bianche, spostare o no quello "Stop", far cantare questo o quel cantante, demolire o non demolire uno chalet. Tutto sacrosanto, ma magari fossero questi i veri problemi, vi rendete conto da soli che per risolverli basterebbe un quarto d'ora di Consiglio Comunale (quello stesso Consiglio Comunale diventato un teatrino per i giornali). A Pozzallo esistono problemi gravissimi: fognature del dopo guerra, scuole fatiscenti e senza soldi, burocrazia all'eccesso, vandalismo diffuso, costo della vita inverosimile per un paese di 18.000 abitanti, nessuna struttura ricreativa e culturale dove far crescere i nostri figli, sporcizia e incuria, fabbriche a poche centinaia di metri dall'abitato che buttano in aria di tutto, col tacito assenso degli amministratori (vi siete mai chiesti da dove proviene quell'odore acre che si respira nell'aria a Raganzino in alcune ore del giorno?), le centinaia di persone che muoiono davanti alle nostre spiaggia in cerca di un sogno che si infrange fra le onde. Mi fermo qui? SI, mi fermo qui, perchè mi sento mortificato di fronte a tutto questo, perchè io stesso dovrei fare di più e meglio.Vorrei solo svegliarmi domattina e sentire la voce di tutti quelli che la pensano come me e che hanno il coraggio di dire: "io non mi sento italiano, ma farò di tutto per diventarlo"!
Speranza o no, io ci credo.

10 commenti:

Irlandese ha detto...

NOTE SU CARTA BIS
la festa de "La Voce Ribelle"


LUNEDI' 21 LUGLIO 2008 a partire dalle ore 20.30
Tavola Rotonda sul tema "Informazione e Controinformazione"
Cena Sociale
Malacuscenza in concerto

SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE

Anonimo ha detto...

ringrazio l'Irlandese per aver pubblicato queste informazioni circa la festa de "La Voce Ribelle", e vorrei specificare alcune cose...
Alla tavola rotonda parteciperanno Carlo Ruta, i ragzazzi de "Il Clandestino, Siciliantagonista oltre che i ragazzi de "La Voce Ribelle"

Volevo inoltre invitare ad una riflessione per questi due giorni (ieri e oggi) di ricorrenza del ricordo di alcune persone morte per delle stragi di stato. Paolo Borsellino morto 16 anni dalla insieme alla sua scorta, in via D'Amelio...praticamente dimenticato dai giornali e telegiornali nazionali...delle "notizie non-notizie" sono passate ieri su Paolo Borsellino e grande indignazione ho provato per questo "ricordo non-ricordo"...
oggi invece, è l'anniversario della morte di Carlo Giuliani, il ragazzo morto 7 anni fa durante il G8 di Genova, ucciso da un colpo di pistola di un carabiniere. Oggi proprio nessuno ai telegiornali potrà sentire una notizia che ricordi un ragazzo come tanti, non di certo un eroe, morto a causa di uno stato di polizia come è stato a Genova nel 2001 e come è oggi di fronte alla schedatura dei rom, tramite le impronte;lo stato di polizia che il mese prossimo manderà l'esercito nelle strade delle nostre città...e così via!
Nessuno ha sentito e sentirà il ricordo di queste due persone, completamente diverse fra loro, ma che a loro modo volevano un mondo migliore.
Non serve più il minuto di silenzio, proprio come dice Rita Borsellino...per ricordarli dobbiamo urlare!

Anonimo ha detto...

dopo la campagna elettorale siete scomparsi! State lasciando il campo libero al vostro "amico" Sulsenti. Che modo e' di fare politica? Tutti bravi a salire sul palco e fare proclami in campagna elettorale! la si eravate puntuali e se qualcuno che vi precedeva prendeva qualche secondo facevate scintille perche' vi prendevano del tempo prezioso e quindi le chiacchiere erano limitate. Fossi al vostro posto mi vergognerei. Non avete detto nulla di nulla in questi mesi di lacrime e sangue causate dalle tante tasse messe dal "vostro" Sindaco. Se continuate cosi' scomparirete

Irlandese ha detto...

Grazie come sempre per la tua puntualità e gentilezza. Ci mancavano i tuoi commenti oculati e sempre molto attenti alla nostra sorte. Alla prossima frecciata, mi raccomando, non perdere l'occasione.

Anonimo ha detto...

avete riaperto i commenti, perchè senza anonimo siete due di numero. Ma perchè non vi state a casa? Non vi vergognate a chiedere voti solo in campagna elettorale? sapete solo dire che tutti sono mafiosi

Anonimo ha detto...

Meglio due di noi che cento come te!
Sei veramente ridicolo! Hai aspettato che il moderatore rimettesse i commenti liberi per scrivere le tue cazzate. Ma se solo avessi un briciolo di palle scriveresti col tuo nome, vigliacco!!

Alessandro Maiolino ha detto...

Cari anonimi delle 00:57 e delle 14:32, vi do ragione. E' proprio vero, siamo bravi a dire le cose in campagna elettorale, siamo bravi a puntare il dito, ma non siamo stati capaci di tradurre le parole in fatti. Dissento solo dal tuo giudizio sulla nostra visione della mafia: le cose serie lasciamole stare, ok? C'è gente che non vive più per colpa della mafia e direi che fin che c'è qualcuno che gli grida contro, anche esagerando, mi sta bene, perchè la mafia è un cancro che non va mai nascosto e del quel non si deve taciere.
Se vogliamo riflettere sul resto, direi che la mia assenza è pesata parecchio in questi mesi, visto che di fatto, il partito non esiste più e nessuno si è preso la briga di ricominciare a fare politica. Non ti nascondo che io stesso ho pensato di "starmene a casa" come suggerisci tu, vista l'inconsistenza della nostra forza politica. Poi, in questi mesi lontano da casa, ho riflettuto e alla fine sono arrivato alla conclusione che se anche io abbandono, sarà un'ulteriore sconfitta nella sconfitta. Allora, con pazienza, mi prendo le critiche e le "brutte parole" come le tue e cerco di farne tesoro. Posso assicurarti che non ho nessuna intenzione di cedere, sono pronto ad affrontare l'impossibile, perchè di questo si tratta. Ma finchè respiro, fino a quando anche solo una delle persone che mi ascoltano sarà al mio fianco, continuerò a fare il possibile per migliorare le cose. Poi che ci riesca o no è un altro discorso e ha poca importanza.
Gli altri facciano la loro parte, con i mezzi che hanno e con la forza che si ritrovano, non tutti sono fuori classe, non tutti sono grandi campioni, ma in una squadra c'è bisogno pure di quelli che tirano la carretta, che corrono in campo senza mai segnare un goal e magari coprono le spalle ai grandi giocatori.
Direi che è finito il tempo delle spacconerie, delle urla, dei grandi proclami: la sinistra ha fallito, clamorosamente, è stata gettata fuori dal treno in corsa, ma io non credo al detto che "il treno passa una volta sola", no, di treni ce ne sono tanti, bisogna solo prendere quello giusto per arrivare a destinazione.
A Pozzallo c'è tanto da fare, ci sono tristi realtà e un'amministrazione disastrosa che sta finendo di uccidere la città, con una gestione scandalosa della cosa pubblica; per questo motivo c'è bisogno di tutti per cercare di cambiare, ma cambiare veramente, non solo la facciata per poter arrivare alle prossime elezioni da favoriti. Io non ho nessun problema con nessuno, se il PD si dimostrerà disponibile alla nostra convivenza, non ci sarà nessuna limitazione a formare una squadra di opposizione compatta. L'unica condizione sarà quella che si deve lavorare SOLO per il bene della città, senza compromessi ne secondi fini, regola che vale per tutti, anche per me.
Al mio ritorno raccoglierò i pochi pezzi rimasti del mio partito, si cercheranno strade nuove e idee che coinvolgano tutti e le si metteranno al servizio della gente e delle altre forze politiche che vanno nella stessa direzione (penso a Pozzallo Giovane). Daremo il nostro contributo, senza manie di protagonismo e senza pretese, perchè la politica, cari amici, deve essere questo e non una corsa più o meno lecita alle poltrone.
Chi qualche mese fa chiedeva a gran voce che i volponi del nostro partito scomparissero, sono stati accontentati, hanno preferito tornare a fare il loro lavoro (bene come sempre) e lasciare che chi è venuto dopo si dia da fare. Contenti tutti? No, io no, perchè l'esperienza e la passione messa in questi anni dai Colombo e da tanti altri ci mancherà, ma me ne faccio una ragione e dico che è il momento di camminare da soli.
In fine, colgo l'occasione per dire grazie a Gianluca Floridia, che ha messo la sua faccia e il suo impegno al servizio della causa e che ora ha scelto di continuare il suo cammino per aprire la strada a Libera. Nel fargli tantissimi auguri, gli rinnovo la mia disponibilità e il mio appoggio a tutte le sue iniziative, perchè ciò che ci lega va aldilà delle etichette di partito.
Concludo sottolineando il lavoro di Roberto Meloni, che con la sua giovane età ha dimostrato grinta e idee chiare e per me, insieme a Paolo Colombo, rappresenta il futuro "buono".
Scusami se sono stato un po' lungo e palloso, ma preferisco dire le cose come stanno, anzichè inveire contro il vento.
Continua a scrivere, anche in due è meglio il dialogo che il silenzio.

Unknown ha detto...

Bentornato Alex...

Anonimo ha detto...

capoooo ke fine hai fatto??? mi raccomando stasera ti vogliamo vedere!!!
bentornato anke da parte mia...

Alessandro Maiolino ha detto...

Grazie ragazzi per i saluti.
Ieri sera è stata una bellissima manifestazione e non avevo dubbi in proposito. Purtroppo il mio pargoletto ha fatto i capricci e siamo dovuti rientrare praticamente subito. Ma dai commenti che ho letto e da quello che ho potuto vedere con i miei occhi, ieri sera a Pozzallo c'è stato quello che si era previsto: una manifestazione culturare e gioiosa che ha visto partecipiti tanti cittadini.
Con l'augurio che altre volte si possa dimostrare che la normalità è molto più speciale di quello che si crede e che l'ignoranza si combatte con la cultura aperta dei nostri tempi, mando un abbraccio virtuale agli organizzatori e li ringrazio per tutto quello che hanno fatto.

PS
Ennio, un abbraccio particolare a te, nella speranza di vederci presto.

PS2
Robbo, non cantare vittoria, che presto rimpiangerai che io sia ritornato!!!!!!

Buona estate a tutti.